Nel termine Aikido DO indica la Via, la strada da percorrere per giungere ad AI, l’armonia delle energie o KI.

L'Aikido fu creato da Morihei Ueshiba (植芝盛平, Tanabe 14 dicembre 1883 – Tokyo 26 aprile 1969), chiamato anche ŌSensei, "Grande Maestro".

ŌSensei,dopo lunghi anni di studio delle principali arti marziali e dello Shintoismo, fondò la Scuola che nel 1942 prese l’attuale denominazione di Aikido.

La nuova arte marziale fin dagli anni ’30 ha riscosso consenso e apprezzamenti da parte dei più grandi maestri di arti marziali; nel 1937 l’associazione fondata dal Maestro Ueshiba, la kobukai, ricevette la qualifica di Ente Morale come riconoscimento dei valori filosofici, morali ed educativi di cui l’Aikido è portatore.

Dal dopoguerra in poi l’Aikido si è diffuso in tutto il mondo; ha come centro internazionale l’Hombu Dojo, fondato a Tokyo da Morihei Ueshiba nel ’31 e diretto, dopo la sua scomparsa, prima dal figlio Kisshomaru e oggi dal nipote, l’attuale Aikido Doshu Moriteru Ueshiba.

A prima vista l’Aikido si presenta come un elegante metodo di ricerca dell’equilibrio fisico e psichico mediante la pratica controllata di antiche tecniche di derivazione marziale, finalizzate alla neutralizzazione, mediante bloccaggi, leve articolari e proiezioni, di uno o più aggressori disarmati o armati.

L’Aikido trova la propria originalità ed efficacia in una serie di movimenti basati sul principio della rotazione sferica.

Contrariamente ad altre arti marziali incentrate sui movimenti lineari (avanti, indietro, in diagonale) le tecniche dell’Aikido si fondano e si sviluppano prevalentemente su un movimento circolare, il cui perno è colui che si difende.

In tal modo egli stabilizza il proprio baricentro, decentra quello dell’avversario attirandolo nella propria orbita, e può sfruttare a proprio vantaggio l’energia prodotta dall’azione aggressiva fino a neutralizzarla.

L’Aikido non è competitivo: non prevede gare o combattimenti, ma solo allenamenti in cui i ruoli di chi attacca (uke) e di chi riceve l’attacco (tori) si alternano continuamente. In questo modo i praticanti non si oppongono l’uno all’altro e collaborano attivamente alla realizzazione della tecnica.

La pratica dell’Aikido consente di acquisire consapevolezza di sé e controllo dell’emotività, e favorisce un processo di evoluzione personale attraverso lo sviluppo la propria personalità e il superamento dei propri limiti.